Ora mi chiamo Lillo. Avevo un altro nome una volta, ma era tanto tempo fa e non mi piace ricordarlo, sono brutti ricordi.
Non ho mai detto a nessuno come mi sono trovato improvvisamente a gironzolare senza casa, non e’ bello raccontare di una macchina che si allontana e scappa via ... che brutto rimanere soli, doversi abituare a sentire la gente che ti chiama “randagio”.
Mi sentivo tanto triste e ogni notte sognavo una casa...
Piano piano mi sono rassegnato alla nuova vita e fingevo di essere un vagabondo spensierato. La verità pero' era diversa, nessuno mi amava e dovevo cercare un po' di cibo nella spazzatura.

Io sogno...

Durante l’estate, soffrivo tanto il caldo, era difficile trovare da bere. Ero sempre alla ricerca di un rifugio fresco e pulito...In inverno era anche più difficile, pioveva sempre, non riuscivo ad asciugarmi e sentivo freddo. A volte nevicava, e in quel giorni soffrivo per la fame ed il dolore alle ossa...
Penso spesso che chi ha sofferto la fame e il freddo non lo dimenticherà mai.

Un giorno...

Un giorno, mi è capitata una cosa che mi ha fatto felice. Era di pomeriggio ed è venuto un uomo che mi ha dato qualcosa da mangiare.Subito dopo ho provato a seguirlo, ma lui mi ha scacciato. Che delusione!
Il giorno dopo lui è tornato e mi ha portato la pasta con il ragù. Non dimenticherò mai quanto era buona! Questa volta, non ho provato a seguirlo...ho capito che dovevo aspettarlo...

Giorno dopo giorno...

Giorno dopo giorno lui è tornato, e mi ha portato sempre dei pasti meravigliosi. Avevano il sapore di casa e io ho cominciato a sentire la gioia di aspettare qualcuno. Lui continuava a venire, per me, e io lo aspettavo tutti i giorni, lungo la strada da dove veniva.

Poi ha piovuto per giorni e la terra era coperta di pozzanghere ghiacciate. Lui non è venuto e io sono rimasto tutto il tempo nel mio nascondiglio.
Una mattina il tempo finamente si è calmato ed é uscito il sole. Sono andato sulla strada dove lo aspettavo sempre, ma era troppo presto...Allora mi sono incamminato nella direzione da dove lui veniva, fiutando tutti gli odori lungo la via. Finalmente davanti ad un cancello, ho sentito un odore familiare: ho capito che lui abitava li’.

Occhi a mandorla!

Quando lui è uscito, era cosi’ sopreso di vedermi fuori casa sua che non mi ha cacciato via. Non mi ha fatto entrare ma questo non mi ha deluso, non mi ero sentito cosi contento da tanto tempo. Non dovevo più gironzolare, ora passavo tutto il tempo attorno a casa sua e alla casa accanto dove abitava una piccola signora con gli occhi a mandorla.

Gioca con me!

Veramente questa signora era una Cinese ed abbiamo fatto subito amicizia. Mi accarezzava, mi dava sempre qualcosa di buonissimo e mi regalava giocattoli di gomma che suonavano. Ne avevo sempre uno con me e ogni volta che la incontravo giocavamo insieme. In breve tempo mi sono innamorato di lei, ma non avevo il coraggio di entrare nel suo giardino perchè avevo paura del suo Husky, un tipo molto geloso della padrona. Cosi l' aspettavo fuori di casa, dove lei e il vicino venivano a portarmi il pranzo e la cena, ma lei mi regalava sempre anche un biscotto per la buona notte e io me ne andavo contento in campagna a dormire sotto qualche cespuglio.

Sopprimere un cane...

Tutto sembrava andare bene, ma un giorno è successa una cosa terribile.

Non riuscivo più ad alzarmi in piedi, piangevo per il dolore, non sentivo le mie zampe posteriori e non capivo perchè: non ricordavo cosa mi fosse successo... Finalmente la signora cinese, preoccupata, e' venuta a cercarmi e mi ha trovato. Mi ha potarto a casa in braccio e subito dopo alla clinica veterinaria con la macchina. Il dottore mi ha fatto una radiografia, il danno era grave e ha detto che non si poteva curare. Ma la signora cinese non si e' data per vinta e mi ha portato in un posto lontano dove mi hanno messo dentro una macchina gigante. Ho sentito che la chiamavano “tomografia”.
I dottori discutevano la fotografia che la macchina aveva fatto... hanno detto alla signora cinese che la mia spina dorsale era seriamente danneggiata, il midollo interno era schiacciato e probabilmente non sarei piu’ riuscito ad alzalmi e camminare. Hanno anche spiegato i problemi che avrei dovuto affontare tutti i giorni, impossibile vivere così, hanno suggerito di non farmi soffrire di più e quindi era meglio sopprimermi...

Subito dopo, ho sentito la signora cinese rispondere ai dottori: “La vita è un gran dono di Dio, Lui ha il compito di decidere, noi possiamo solo seguire e rispettare la Sua Volontà. Togliere la vita non dipende da noi, non possiamo decidere in anticipo chi potrà restare e chi dovrà andare via...Farò del mio meglio, non rinuncio alla speranza.” Cosi, lei ha deciso di curarmi con lo Shiatsu, da sola, e mi ha adottato. Ha chiuso un angolo del suo portico, in quell’angolo tutto per me potevo stare al sicuro e al caldo e lei mi praticava la terapia.

La amo!

Finalmente il miracolo: Avevo una casa ed una padrona affettuosa che mi curava giorno e notte!
Poco a poco ho sentito la forza che tornava nelle mie gambe e dopo qualche giorno stavo di nuovo in piedi e cominciavo a muovere dei passi.
La terapia mi procurava dolore ma io non mi sono mai ribellato perche' sapevo che era per il mio bene.
Ora sono un cane felice e coccolato, mi piace stare seduto vicino alla mia padrona mentre lavora. Lei fa un sacco di cose belle, cucina bene, suona il pianoforte e scrive libri. Spesso mentre cucina lei mi parla delle sue idee, io la ascolto e le dico quello che penso.
Una volta mi ha detto che ha gia' scritto 40 libri ma che ne vuole scrivere ancora tanti. Accidenti, dovrò aiutarla tanto!
Ora stiamo lavorando ad alcuni libri sui cani, è il mio forte! Qualcuno lo abbiamo gia’ fatto ma abbiamo ancora tante idee...

Ce l’ho fatta!

La cosa più bella che ricordo sempre è che lei non mi ha mai trattato come un handicappato ed è anche per questo che ce l’ho fatta!
Sono felice, vado a correre!